Affrontare il gap digitale non è responsabilità esclusiva delle singole aziende: richiede un ecosistema di attori che cooperino per sviluppare competenze diffuse, accessibili e aggiornate. I sistemi pubblici di finanziamento, le partnership con università, ITS e centri di innovazione, rappresentano leve strategiche per accelerare l’upskilling e il reskilling su larga scala.
Secondo i report dell’ Osservatorio Competenze Digitali e dell’Osservatorio Agenda Digitale, una strategia efficace di sviluppo delle skill deve connettere imprese, istituzioni e sistemi formativi in logiche collaborative.
Colmare il gap digitale richiede strategie coordinate e partnership solide. I sistemi pubblici offrono strumenti finanziari fondamentali, ma è attraverso la sinergia con gli attori del territorio – università, ITS, hub di innovazione, associazioni – che si costruisce un vero ecosistema formativo.
Le organizzazioni che attivano queste collaborazioni riescono ad accedere a percorsi formativi aggiornati, costruire pipeline di talenti digitali e contribuire, in senso ampio, allo sviluppo socio-economico del territorio.
In questa guida approfondiamo i principali strumenti pubblici e le reti di partnership attivabili.
Finanziamenti pubblici per la formazione digitale
Fondo Nuove Competenze
Gestito da ANPAL e sostenuto da risorse europee (REACT-EU e PNRR), il Fondo Nuove Competenze consente alle aziende di rimodulare l’orario lavorativo dei dipendenti per dedicarlo alla formazione, con copertura del costo del lavoro durante i percorsi formativi.
Obiettivi:
- Promuovere l’aggiornamento e la riqualificazione del personale;
- Sostenere l’occupabilità in un contesto in rapido mutamento;
- Incentivare la formazione come parte della strategia aziendale.
Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Scheda Fondo Nuove Competenze (2024).
PNRR e bandi regionali
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedica diverse misure allo sviluppo del capitale umano e delle competenze digitali, in particolare nelle Missioni 1 (Digitalizzazione) e 4 (Istruzione e Ricerca).
Esempi di interventi:
- Bandi per la digitalizzazione della PA con formazione obbligatoria;
- Voucher formativi per lavoratori e imprese;
- Finanziamenti per l’innovazione didattica e la transizione digitale delle università.
Fonte: PNRR Italia – Portale ufficiale (www.italiadomani.gov.it).
Reti di formazione e innovazione
ITS Academy e Università
Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e le Università, soprattutto attraverso i Dipartimenti di Ingegneria, Informatica, Economia e Scienze Sociali, sono partner strategici per costruire percorsi professionalizzanti in linea con i fabbisogni del mercato.
Il ruolo degli ITS
- Collaborano direttamente con imprese per definire i curricula.
- Offrono corsi biennali ad alta specializzazione tecnologica.
- Inseriscono gli studenti in stage presso aziende del territorio.
Il ruolo delle Università
- Attivano corsi di laurea e master in ambiti digitali;
- Partecipano a progetti di ricerca congiunti con aziende;
- Offrono servizi di job placement e orientamento formativo.
Fonte: Monitoraggio INDIRE sugli ITS (2023), Osservatorio Università-Imprese.
Digital Innovation Hub e Centri di Competenza
Previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0, i Digital Innovation Hub (DIH) e i Centri di Competenza rappresentano nodi territoriali che affiancano le imprese, in particolare le PMI, nei percorsi di trasformazione digitale.
Servizi offerti
- Assessment digitali e tecnologici.
- Supporto nella definizione di roadmap di innovazione.
- Formazione tecnica e manageriale sulle tecnologie abilitanti (AI, Cloud, IoT, Cybersecurity).
Fonte: MIMIT – Elenco ufficiale dei Centri di Competenza e DIH attivi.
Partnership strategiche per le aziende
Le imprese possono attivare partnership formative con realtà differenti.
- Associazioni di categoria (es. Confindustria Digitale, CNA, Confartigianato): offrono percorsi mirati alle esigenze settoriali.
- Fondazioni e ONG: sviluppano progetti di inclusione digitale rivolti a fasce svantaggiate.
- Startup EdTech: forniscono contenuti innovativi e soluzioni digitali per la formazione esperienziale.
- Enti bilaterali: in diversi settori produttivi, cofinanziano attività formative su temi digitali.
Queste alleanze permettono alle imprese di accedere a know-how aggiornato, contenere i costi e personalizzare i percorsi.
Buone pratiche di collaborazione pubblico-privato
Diversi casi di successo dimostrano come le collaborazioni tra pubblico e privato possano generare valore condiviso. Vediamo come.
- Progetti co-progettati con ITS e università per costruire profili nuovi (es. digital process specialist);
- Piattaforme di learning condivise tra più aziende e territori;
- Sportelli digitali territoriali per la formazione on-demand, promossi da DIH e regioni.
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Glossario
- Fondo Nuove Competenze
- Strumento di finanziamento pubblico che consente alle imprese di formare i dipendenti durante l’orario di lavoro, coprendo il costo salariale.
- PNRR
- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che finanzia progetti per la digitalizzazione e lo sviluppo delle competenze.
- ITS Academy
- Istituti Tecnici Superiori ad alta specializzazione tecnica, co-progettati con le imprese per favorire l’occupazione giovanile.
- Digital Innovation Hub (DIH)
- Strutture nate per supportare la digitalizzazione delle PMI con formazione, assessment e accompagnamento.
- Centri di Competenza
- Poli di eccellenza tecnologica con funzione di trasferimento di know-how e competenze digitali verso le imprese.
- Partnership pubblico-privato
- Collaborazioni tra istituzioni e aziende per la realizzazione di percorsi formativi, progetti di innovazione o iniziative strategiche.
- Voucher formativi
- Contributi economici erogati per sostenere la partecipazione a corsi di formazione professionale.
- Learning ecosystem
- Sistema integrato di attori, strumenti e contenuti finalizzato a promuovere l’apprendimento continuo e mirato.