Colmare il gap di competenze digitali è impossibile senza prima conoscerlo. Il primo passo verso una strategia efficace di sviluppo delle competenze è un assessment strutturato e continuo, che permetta di capire dove si è, dove si vuole andare e come pianificare il percorso.
Secondo il report degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano “Competenze e professionalità in un panorama sempre più digitale”, in molte organizzazioni l’analisi delle competenze digitali è ancora episodica o approssimativa, e spesso priva di un riferimento comune tra HR, IT e business. Questo limita fortemente l’efficacia dei piani di upskilling e reskilling.
L’assessment non è un obbligo HR, ma un fattore abilitante di innovazione organizzativa. È ciò che trasforma la formazione da costo a investimento, e permette a ogni persona di diventare protagonista del cambiamento. Le organizzazioni che lo integrano in modo strategico possono anticipare i trend, costruire piani di sviluppo coerenti e attrarre talenti pronti per affrontare il futuro.
Cos’è un assessment delle competenze digitali
Un assessment è un processo strutturato che consente di rilevare, mappare e monitorare nel tempo le competenze digitali presenti nell’organizzazione, per confrontarle con quelle richieste dal mercato, dai nuovi ruoli o dai piani strategici.
Un buon assessment:
- si basa su framework di riferimento validati, per garantire oggettività e confrontabilità dei risultati;
- include sia valutazioni soggettive (es. self-assessment) sia elementi oggettivi (es. test, prove pratiche, feedback);
- ha un carattere dinamico, cioè permette di aggiornare la fotografia nel tempo, in base ai cambiamenti nei ruoli o nei processi.
Perché è strategico fare delle competenze digitali
L’assessment delle competenze digitali non è solo una fotografia statica delle competenze, ma un abilitatore di trasformazione digitale. Ecco i motivi principali per cui è strategico.
Pianificare la formazione in modo mirato
Un piano formativo ha senso solo se risponde a un bisogno reale e misurabile. Senza una diagnosi iniziale, si rischia di proporre corsi generici o ridondanti. L’assessment delle competenze digitali consente di:
- identificare le competenze da sviluppare, evitando dispersione di risorse;
- personalizzare i percorsi formativi sulla base del ruolo, livello e gap specifici;
- rendere trasparente l’allocazione del budget per la formazione.
Supportare la trasformazione digitale
Ogni progetto di digitalizzazione richiede competenze adeguate per essere implementato e mantenuto nel tempo. L’assessment permette di:
- allineare persone e tecnologie nei progetti strategici;
- prevenire resistenze al cambiamento individuando aree critiche;
- facilitare il dialogo tra HR, IT e business attraverso una mappa comune delle competenze.
Coinvolgere le persone nel loro sviluppo
Le persone sono più motivate a formarsi se partecipano attivamente alla valutazione delle proprie competenze. Un buon assessment delle competenze digitali:
- rende esplicite le opportunità di crescita;
- aiuta a costruire piani individuali di sviluppo (IDP);
- migliora l’engagement e la retention.
Strumenti per l’assessment delle competenze digitali
Gli strumenti a disposizione sono diversi. Ecco quelli più utilizzati oggi, con una breve spiegazione di ciascun gruppo.
Framework di riferimento
Per valutare con metodo serve un riferimento comune, che possa essere adattato ai ruoli aziendali. Di seguito presentiamo i più diffusi.
- DigComp: il Digital Competence Framework della Commissione Europea, strutturato in 5 aree e 21 competenze, utile per valutare profili non ICT.
- SFIA: framework internazionale per le competenze in ambito ICT, con livelli progressivi e dettaglio sui comportamenti attesi.
Self-assessment e survey guidate
Uno degli strumenti più utilizzati per svolgere un assessment delle competenze digitali è il questionario strutturato. È semplice, scalabile e permette di coinvolgere molti utenti. Serve però una guida esperta nella costruzione e nella lettura dei risultati. I principali vantaggi sono:
- facilità di erogazione anche a un numero elevato di persone;
- stimolo alla riflessione personale;
- integrazione con altri strumenti (valutazioni manageriali, feedback 360°).
Dashboard digitali e analytics
Le aziende più avanzate integrano l’assessment delle competenze digitali in sistemi HR tech, per avere un monitoraggio continuo e collegato alla performance. Ecco alcuni esempi.
- Skills inventory collegati a LMS o piattaforme di talent management.
- Cruscotti per visualizzare i gap per area, ruolo, età.
- Moduli predittivi per identificare i profili a rischio obsolescenza o in fase di crescita.
La società SACE ha sviluppato il tool “Career GPS” per mappare e sviluppare le competenze delle persone tramite AI, suggerendo percorsi formativi personalizzati e monitorando l’evoluzione dei ruoli. (Fonte: Osservatori Digital Innovation – Business Case SACE, 2024).
La Direzione HR di Campari Group aveva l’esigenza di valorizzare l’elevato numero di candidature ricevute identificando efficacemente le competenze delle persone candidate. Per questo è stato avviato il progetto “Shake your career, become a Camparista!”, che ha innovato il processo di recruiting mediante l’introduzione di soluzioni avanzate basate sull’intelligenza artificiale (AI). (Fonte: Osservatori Digital Innovation)
Come costruire un modello di assessment delle competenze digitali efficace
Il successo dell’assessment dipende dalla qualità del disegno iniziale e dalla coerenza con la cultura aziendale. Prima di avviarlo, è utile seguire alcuni passaggi.
Definire gli obiettivi strategici
È importante chiarire sin da subito se l’assessment servirà per la formazione, la mobilità interna, i progetti di innovazione o la gestione delle performance.
Allineare ruoli, livelli e competenze
Serve una mappa di competenze per ciascun ruolo o area professionale. Questo facilita la comparazione tra aspettative e realtà, e consente anche una pianificazione HR più robusta.
Coinvolgere e comunicare
L’assessment non deve essere vissuto come una verifica, ma come un’opportunità. Ecco alcuni suggerimenti per farlo al meglio.
- Comunicare chiaramente obiettivi e benefici.
- Usare un linguaggio accessibile.
- Offrire un riscontro concreto a chi partecipa.
Monitorare e aggiornare nel tempo
Un buon modello di assessment delle competenze digitali non è mai statico. Le skill evolvono, e così anche gli strumenti di valutazione. Per questo è necessario:
- prevedere aggiornamenti periodici (es. semestrali o annuali);
- integrare i risultati nei processi di learning e di performance management;
- rendere visibili i progressi nel tempo.
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Glossario
- Assessment competenze digitali
- Valutazione strutturata delle digital skill disponibili in un’organizzazione.
- DigComp
- Framework europeo che definisce le competenze digitali chiave per cittadini e lavoratori.
- SFIA
- Skills Framework for the Information Age: modello internazionale per classificare le competenze ICT.
- Skills inventory
- Sistema che raccoglie e monitora le competenze possedute in azienda.
- Self-assessment
- Strumento con cui il collaboratore valuta in autonomia il proprio livello di competenza.
- Dashboard digitali HR
- Cruscotti interattivi che visualizzano i gap di competenze in tempo reale.
- Mappatura competenze
- Processo di collegamento tra ruoli, livelli e competenze richieste per svolgerli efficacemente.
- Formazione mirata
- Percorso di upskilling personalizzato in base al livello iniziale e agli obiettivi di ruolo.